Papa Francesco e i poveri.

Tempo di lettura: 2 minutes

di Sandra R.

Durante questo difficile periodo causato dal coronavirus, il quale ci costringe a trascorrere più tempo in casa, soffermiamo un attimo la nostra attenzione sulla figura importante del papa, che ci invita a volgere lo sguardo sui poveri e ad abbandonare il nostro “io” per essere appartenenti a cristo.
I poveri aiutano il nostro ingresso in cielo; accogliamo il loro grido d’ aiuto e usciamo dal nostro egoismo, accogliendo la loro chiamata; così il Santo Padre ci esorta ad attuare una carità “non ipocrita” e ad essere totalmente di Cristo! Il Pontefice li definisce come i “preferiti di Dio”, coloro che, con diverse storie di vite alle spalle, portano i segni del loro vissuto, delle loro cicatrici……e per questo, diventano il cuore pulsante di Dio. Molto spesso, afferma il Papa, non abbiamo più tempo per Dio, né per il prossimo, e, le persone più deboli della nostra società (anziani, persone disabili, poveri considerati inutili) sono considerati degli scarti. Ma essere cristiani, ci invita il Santo Padre, significa abbandonare la dimensione dell “io”, per parlare lo stesso linguaggio di Gesù e quindi donare a chi non ha niente da restituirci, servire i fratelli senza avere in cambio ricompense: tale si definisce la carità “non ipocrita” di cui citato prima. Ma per fare ciò è necessaria una grande abbondanza d’ amore e riversare ciò soprattutto nei poveri, i quali, ci portano dritti al Cielo, a Dio. Concludo con una mia breve riflessione, affermando che l’ amore è il fulcro della vita stessa che abbiamo ricevuto in dono e, pertanto,bisogna profondere questo dono al prossimo, al povero….questo ci arricchisce spiritualmente e ci aiuta a vivere la vera cristianità e appartenenza a Cristo; condividere con e per Lui il messaggio dell’ amore a tutta l’umanità, di cui essa, a mio modesto parere, è piuttosto assetata e bisognosa…….come un nuovo nascituro dell’ amore della mamma…..come una terra arsa ha bisogno d’acqua per sviluppare nuove forme di vita!