Stanno iniziando a definirsi i confini dei nuovi ambiti territoriali previsti dalla legge 107/15 e che saranno fondamentali per le prossime operazioni di mobilità nonché per la costituzione degli albi da cui i dirigenti scolastici dovranno scegliere i docenti da inserire negli organici. PSN ha raccolto in questo articolo in continuo aggiornamento tutti gli ambiti territoriali che saranno costituiti secondo i criteri individuati con la NOTA Miur prot. 726 del 26_01_2016 trasmessa ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali. La definizione degli ambiti riveste, infatti, notevole rilevanza per il personale docente considerata la connessione con le operazioni di mobilità e di attribuzioni della sede del personale in esito alla trattativa per CCNI relativo alla mobilità per l’a.s. 2016/2017.
Questi i criteri indicati nella nota:
- La dimensione dell’ambito territoriale sarà sub-provinciale
- Nessun ambito sarà costituito con scuole di diversa provincia o regione.
- Lo stesso ambito dovrà avere scuole sia del primo che del secondo ciclo.
- Le scuole che faranno parte di un certo ambito territoriale lo dovranno essere nella loro interezza (quindi anche se hanno, ad esempio, sezioni staccate o plessi in comuni diversi).
- “Di norma” gli ambiti dovranno avere un numero di alunni non superiore a 40.000.
- Nelle città metropolitane il numero di alunni potrà arrivare fino a 60.000, in giustificazione dellaviciniorità delle scuole e del criterio di facile raggiungibilità.
- Nelle zone di minore densità abitativa, o di difficile comunicazione, il numero di alunni non dovrebbe comunque scendere sotto ai 22.000.
- Se debitamente motivate ci potranno essere delle eccezioni al numero minimo di alunni (ad esempio nelle zone montane oppure nelle province che hanno un numero complessivo di alunni inferiore a 22.000)
In queste ultime ore cominciano a circolare le proposte che i diversi uffici scolastici regionali hanno presentato in merito alla suddivisione della propria regione.